Ekrem İmamoğlu ha detto: "Promettiamo 86 milioni" e ha spiegato cosa faranno uno per uno

Ekrem İmamoğlu, che era di gran lunga più avanti del suo più forte rivale Recep Tayyip Erdoğan in tutti i sondaggi di opinione condotti durante le elezioni presidenziali, è stato arrestato la mattina del 19 marzo, dopo che il suo diploma gli era stato confiscato il 18 marzo per impedirgli di candidarsi, ed è stato arrestato il 23 marzo e inviato al carcere di Silivri.
Dopo l'arresto di İmamoğlu, il blocco dei suoi 10 milioni di account sui social media, attraverso i quali comunicava con i cittadini, e l'ordine della procura di rimuovere i suoi manifesti e striscioni da Istanbul hanno suscitato grandi reazioni nell'opinione pubblica.
Nei sondaggi d'opinione condotti dopo l'imposizione dei dazi su İmamoğlu, la differenza di voti tra lui ed Erdoğan continua a riflettersi nei risultati giorno dopo giorno.
Questa mattina, un video che assomiglia a un programma governativo è stato condiviso sull'account social dell'Ufficio dei candidati presidenziali, istituito per far sentire la voce di İmamoğlu e per gestire la sua campagna di candidatura.
Nel video vengono spiegate, punto per punto, le cose da fare dopo essere saliti al potere, come segue:
Cara nazione, te lo promettiamo!
Promettiamo pace e tranquillità ai nostri 86 milioni di abitanti in ogni angolo del nostro Paese. Vi promettiamo giustizia in tribunale, negli uffici governativi, nelle tasse e nello stipendio che riceverete in cambio dei vostri sforzi basati sul merito.
Ti promettiamo abbondanza nella terra che pianti, nel posto di lavoro in cui svolgi la tua attività, nel lavoro che svolgi, in cucina e sulla tavola.
Promettiamo fiducia e prestigio nell'amministrazione del nostro Stato, nelle nostre istituzioni e nelle relazioni che instauriamo con il mondo e con i nostri vicini, sulla strada verso una Turchia garante della democrazia.
Promettiamo produzione nei settori dell'industria, della tecnologia, dell'energia, dell'alimentazione e della difesa.
Promettiamo di proteggere le nostre terre, le nostre foreste, i nostri mari, la nostra natura e le nostre città e di non tradirle.
Promettiamo successo e competizione con i mercati mondiali nell'istruzione, nella scienza, nella tecnologia, nell'imprenditorialità, nello sport e nell'arte.
Promettiamo speranza alla nostra Turchia.
Fonte: News Center
Tele1